questa è la traduzione in Italiano: La sfida dello chef superstar Andrea Matranga.
“Una
casa si costruisce dalle fondamenta”
Una foto di una vecchietta che lavora i campi a Fukui insieme a un uomo straniero. A vedere il sorriso lievemente timido della donna e quello gentile dell'uomo il cuore si calma. Non è forse questa l'impressione che chiunque ha guardando questa foto?
L'uomo della foto è Andrea Matranga, chef italiano originario di Palermo in Sicilia. Executive chef di Resort Hotel a livello mondiale, ha anche nel suo curriculum la collaborazione per la cena del 150° anniversario dell'unità italiana. Ha anche partecipato a lungo a programmi televisivi di cucina. Si tratta di uno chef molto famoso anche in Italia che unisce capacità e popolarità.
Questo chef così famoso ha scelto come sua prossima meta il Giappone, anzi proprio Fukui. Certamente saranno molti quelli che si chiederanno come mai un così grande chef venga a Fukui.
In effetti anche altri chef italiani hanno provato a chiedergli: “Uno bravo come te potrebbe guadagnare molto più facilmente, come mai non vai a Tokyo o a Osaka?”, dimostrando di non comprendere le sue azioni.
“Nel 2006, in qualità di consulente di cucina, avevo visitato il Giappone (Fukui) per la prima volta. La tradizione italiana e quella giapponese avevano per me molti punti in comune a livello spirituale e non mi ci volle molto per guadagnare interesse, stima e affetto per il Giappone. Anche una volta tornato a casa mi era rimasto forte il desiderio di tornare in Giappone ma non ne avevo avuto occasione.
Successivamente, nel Marzo del 2011, ci fu il grande terremoto del Giappone orientale. A sentire le notizie di tutte le persone disastrate mi venne un incredibile dolore al petto. Al contempo è nato in me il desiderio di contribuire a curare la società giapponese rimasta ferita dal disastro, così iniziai a pensare a cosa potessi fare in qualità di “Chef Andrea Matranga”.
Un modo di dire italiano dice che “una casa non la si costruisce partendo dal tetto ma dalle fondamenta”, ovvero costruire delle fondamenta solide è la cosa più importante che ci sia.
Io pensai che collaborare con la gente delle province creando e diffondendo una nuova cultura gastronomica potesse aiutare a crescete le cittadine di provincia, che ritengo essere le fondamenta del Giappone, e che esse fossero collegate al risollevamento di tutta la società giapponese, quindi, non da Tokyo, non da Osaka, decisi di far partire la mia sfida da Fukui, città benedetta da una gra varietà di ingredienti locali.”
In accordo con quanto detto da che è arrivato a Fukui in Aprile ha condotto senza sosta per riposarsi svariate attività quali coltivazione del riso, avicoltura, ispezione agricola di ortaggi locali, degustazioni di carne di selvaggina. Tutte queste attività le ha poi pubblicate su Facebook o sul suo blog diffondendole anche all'estero a partire dall'Italia. Non capiamo di preciso cosa ci sia scritto in italiano ma, dalle foto, si vede bene il suo atteggiamento sincero verso i vari luoghi e che sta apprezzando la nostra terra dal profondo del cuore. Forse sarà per via del fatto che alla base del suo pensiero c'è un'idea come la prossima.
“Avere la possibilità di presentare la propria cucina alla gente di alto livello certamente è un grande privilegio, un grande onore senza dubbio. Tuttavia io ritengo maggiormente preziose le persone che ogni giorno lavorano sul campo con tutte le loro forze dalla mattina alla sera. Quando rendo felice un cliente con la mia cucina, in buona parte il merito non è del mio lavoro ma di quelli che hanno faticato prima di me per darmi i loro “tesori preziosi”. Il mio modo di ripagare questi loro sforzi preziosi è quello di perfezionare le mie tecniche, di cucinare con l'anima e col cuore per valorizzarli.”
Coinvolto dal suo atteggiamento senza un filo di superbia, umile, rispettoso e riconoscente mi sono trovato senza accorgermene a dirgli: “Voglio fare il tifo per questa sua sfida!”, ecco come mi ha risposto:
“Non ho bisogno di gente che faccia il tifo per me. Quello di cui ho bisogno sono persone che portino avanti questa sfida insieme a me!”
Alla fine mi ha raccontato una sua aspirazione:
“Sono stato invitato a partecipare all'EXPO 2015 che si terrà in Italia a Milano e intendo parteciparvi. Sarebbe bello raccogliere anche questa sfida con tutta la gente di Fukui e mostrare a tutto il mondo dall'EXPO la bontà di Fukui.”
La sfida di Andrea Matranga continua...
Fotografo e interprete: Andrea Maniscalco
Collaborazione: Ristorante Cascina, Fukui-ken Fukui-shi Bunkyo icchome 40-1
Una foto di una vecchietta che lavora i campi a Fukui insieme a un uomo straniero. A vedere il sorriso lievemente timido della donna e quello gentile dell'uomo il cuore si calma. Non è forse questa l'impressione che chiunque ha guardando questa foto?
L'uomo della foto è Andrea Matranga, chef italiano originario di Palermo in Sicilia. Executive chef di Resort Hotel a livello mondiale, ha anche nel suo curriculum la collaborazione per la cena del 150° anniversario dell'unità italiana. Ha anche partecipato a lungo a programmi televisivi di cucina. Si tratta di uno chef molto famoso anche in Italia che unisce capacità e popolarità.
Questo chef così famoso ha scelto come sua prossima meta il Giappone, anzi proprio Fukui. Certamente saranno molti quelli che si chiederanno come mai un così grande chef venga a Fukui.
In effetti anche altri chef italiani hanno provato a chiedergli: “Uno bravo come te potrebbe guadagnare molto più facilmente, come mai non vai a Tokyo o a Osaka?”, dimostrando di non comprendere le sue azioni.
“Nel 2006, in qualità di consulente di cucina, avevo visitato il Giappone (Fukui) per la prima volta. La tradizione italiana e quella giapponese avevano per me molti punti in comune a livello spirituale e non mi ci volle molto per guadagnare interesse, stima e affetto per il Giappone. Anche una volta tornato a casa mi era rimasto forte il desiderio di tornare in Giappone ma non ne avevo avuto occasione.
Successivamente, nel Marzo del 2011, ci fu il grande terremoto del Giappone orientale. A sentire le notizie di tutte le persone disastrate mi venne un incredibile dolore al petto. Al contempo è nato in me il desiderio di contribuire a curare la società giapponese rimasta ferita dal disastro, così iniziai a pensare a cosa potessi fare in qualità di “Chef Andrea Matranga”.
Un modo di dire italiano dice che “una casa non la si costruisce partendo dal tetto ma dalle fondamenta”, ovvero costruire delle fondamenta solide è la cosa più importante che ci sia.
Io pensai che collaborare con la gente delle province creando e diffondendo una nuova cultura gastronomica potesse aiutare a crescete le cittadine di provincia, che ritengo essere le fondamenta del Giappone, e che esse fossero collegate al risollevamento di tutta la società giapponese, quindi, non da Tokyo, non da Osaka, decisi di far partire la mia sfida da Fukui, città benedetta da una gra varietà di ingredienti locali.”
In accordo con quanto detto da che è arrivato a Fukui in Aprile ha condotto senza sosta per riposarsi svariate attività quali coltivazione del riso, avicoltura, ispezione agricola di ortaggi locali, degustazioni di carne di selvaggina. Tutte queste attività le ha poi pubblicate su Facebook o sul suo blog diffondendole anche all'estero a partire dall'Italia. Non capiamo di preciso cosa ci sia scritto in italiano ma, dalle foto, si vede bene il suo atteggiamento sincero verso i vari luoghi e che sta apprezzando la nostra terra dal profondo del cuore. Forse sarà per via del fatto che alla base del suo pensiero c'è un'idea come la prossima.
“Avere la possibilità di presentare la propria cucina alla gente di alto livello certamente è un grande privilegio, un grande onore senza dubbio. Tuttavia io ritengo maggiormente preziose le persone che ogni giorno lavorano sul campo con tutte le loro forze dalla mattina alla sera. Quando rendo felice un cliente con la mia cucina, in buona parte il merito non è del mio lavoro ma di quelli che hanno faticato prima di me per darmi i loro “tesori preziosi”. Il mio modo di ripagare questi loro sforzi preziosi è quello di perfezionare le mie tecniche, di cucinare con l'anima e col cuore per valorizzarli.”
Coinvolto dal suo atteggiamento senza un filo di superbia, umile, rispettoso e riconoscente mi sono trovato senza accorgermene a dirgli: “Voglio fare il tifo per questa sua sfida!”, ecco come mi ha risposto:
“Non ho bisogno di gente che faccia il tifo per me. Quello di cui ho bisogno sono persone che portino avanti questa sfida insieme a me!”
Alla fine mi ha raccontato una sua aspirazione:
“Sono stato invitato a partecipare all'EXPO 2015 che si terrà in Italia a Milano e intendo parteciparvi. Sarebbe bello raccogliere anche questa sfida con tutta la gente di Fukui e mostrare a tutto il mondo dall'EXPO la bontà di Fukui.”
La sfida di Andrea Matranga continua...
Fotografo e interprete: Andrea Maniscalco
Collaborazione: Ristorante Cascina, Fukui-ken Fukui-shi Bunkyo icchome 40-1
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